la fase due e l’orizzonte frastagliato delle sue conseguenze

 

Eccoci qui. La fase due dopo il lockdown.

Spesse perturbazioni psicologiche, sociali ed economiche all’orizzonte. L’istantanea della sofferenza psichica post Covid 19 appare fisiologicamente ed estremamente variegata, a volte persino sorprendente.

C’è chi sta accusando un forte aumento del proprio livello di angoscia, di paure o un persistente bisogno di ritiro sociale, problemi del sonno, o dell’umore, o sessuali…

E chi invece sta sperimentando nuove forme di benessere.

Non esiste un modo giusto o univoco di sentire e di uscire dal lock-down. Ognuno di noi si porta dentro un mondo meraviglioso e infinitamente complesso di vissuti, emozioni, pensieri, ricordi, esperienze…

 

E’ importante più che mai, in questo momento, imparare a lasciar andare il confronto con l’altro. Porre al centro di se stessi la curiosità e il rispetto per ciò che si è e per come si sta sperimentando questa nuova fase (2) di vita.

Per tutti coloro che stanno soffrendo della difficoltà a fuoriuscire dal proprio “nido”, mi sento di invitarvi ad accogliere questa difficoltà e a guardarci dentro: cosa ci trovate?

Non mi stupisce ritrovare in molti di voi la fatica di tornare in un mondo che ci vuole sempre perfetti, prestanti, performativi… Potrebbe essere arrivato il momento giusto per fermarvi a mettere in discussione il modo in cui vi siete tenuti in piedi nella vostra vita fino ad ora. Ciò che ha funzionato sino ad oggi, non vuol dire che debba continuare a farlo. Niente è scontato, tutto è avvicinabile.

 

Per chi invece non vede l’ora di uscire, buttarsi tutto alle spalle, correre in avanti senza più guardarsi indietro, desideroso di tornare all’affannosa vita di prima, in cui non c’era spazio per la noia, un po’ di vuoto, qualche cambio improvviso di direzione… Vi invito altrettanto a provare a dare un’occhiata dentro alla vostra frenesia: cosa ci vedete? Cosa ha voluto dire per voi questa infinita reclusione? E nel vuoto di attività, rapporti sociali, impegni… cos’altro c’è stato?

Che la quarantena sia stata un incubo, o un sogno mai ammesso prima, o qualsiasi altra cosa abbiate sentito sia stata per voi (…) va bene così.

Nessuno può dirvi qual è il modo di vivere la vostra vita, di stare dentro alla vostra pelle.

Ma c’è sempre qualcuno che può aiutarvi se quella stessa pelle la sentirete troppo stretta, o troppo pesante, o soffocante, o detestabile.

Un professionista del benessere mentale può aiutarvi ad osservare voi stessi e il modo in cui abitate la vostra vita. Accompagnarvi nel difficile cammino di un’appropriazione inedita della propria esistenza. Perché diventi vostra e di nessun altro, perché possiate godere a pieno di ciò che vi offre, nella pienezza di ciò che sentite e di come lo sentite solo voi.

Fase due dopo il lockdown

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